L’ESTATE NERA DELLE DONNE IN EMILIA-ROMAGNA
Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna commenta gli ultimi episodi di violenza contro le donne in regione
L’estate che si è appena conclusa ha visto più volte la regione Emilia-Romagna al centro dell’attenzione mediatica per episodi riguardanti la violenza maschile contro le donne.
A inizio agosto, a Faenza, l'87enne Franco Valgimigli uccide la moglie 79enne Maria Miotto. Chiama la figlia annunciando il suicidio ma viene ritrovato vivo e arrestato.
A Castello d’Argile (BO), Atika Gharib, 32 anni, lo scorso 3 settembre viene uccisa dall'ex fidanzato M'Hamed Chamekh, 41 anni, che confessa il delitto. Il femicidio arriva come l’apice di una lunga storia di violenza, durante la quale l’uomo aveva anche tentato di abusare della figlia della donna.
È il 7 settembre quando, nel Piacentino, viene ritrovato il corpo senza vita di Elisa Pomarelli, 28 anni, uccisa dall’amico 45enne Massimo Sebastiani. Elisa non ricambiava l’interesse dell’amico nei suoi confronti e il suo rifiuto non viene accettato dall’uomo. Elisa viene punita, in quanto donna e in quanto lesbica, da un uomo che non le riconosce il diritto a scegliere liberamente. Elisa viene uccisa una seconda volta sui giornali, che definiscono il femicida un “gigante buono”, parlano di “amore non corrisposto”, di “raptus”.
Allo stesso modo subisce una seconda violenza Lucia Panigalli lo scorso 17 settembre, quando viene intervistata a Porta a Porta da Bruno Vespa. La donna, originaria di Ferrara, è vittima di un duplice tentativo di femicidio; è costretta a vivere sotto scorta da quando l’autore delle violenze è uscito dal carcere. L’intervista del noto giornalista è un susseguirsi di allusioni irrispettose, battutine sgradevoli, frasi che, oltre a sminuire la violenza subita dalla donna, insinuano una sua corresponsabilità, la colpevolizzano.
Le aspiranti operatrici volontarie dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma
Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone
all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre
le ore 14.00 del 17 ottobre 2019.
L'intero bando e le indicazioni per presentare la domanda sono presenti nell'area PROGETTI del sito.
Grazie all'arte marziale che fonda la sua tradizione nel combattimento dei samurai, ci si abitua al contatto e alla resistenza ai colpi, si allena corpo e mente in sinergia con la finalità di liberarsi dai vincoli e allontanarsi dal pericolo. Le tecniche proposte allenano e aumentano la percezione del possibile pericolo aumentando l'attenzione verso lo spazio circostante. Si acquista maggior consapevolezza dei propri punti di forza senza diminuire la giusta prudenza che, grazie ad una maggiore lucidità di azione, impone di valutare una situazione al fine di intuirne i rischi così da evitare i pericoli.
Due incontri gratuiti in data sabato 21 e sabato 28 settembre
dalle 14.30 alle 16.30
c/o Palestra Cik - Strada Gragnana n° 9
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