Dipendenti Nordmeccanica posano per aiutare
il Centro Antiviolenza di Piacenza
Le donne Operatrici e volontarie
del Centro Antiviolenza di Piacenza Associazione La Città delle Donne O.d.v.
ringraziano con il cuore chiunque ha reso fattibile questo fantastico Progetto che, oltre alla generosità,
ha richiesto riflessione, dedizione, tempo e, come giustamente detto nell'articolo di Libertà,
"messa in gioco personale".
Ci piacerebbe tantissimo poter conoscere personalmente
tutte le donne che hanno partecipato all'iniziativa.
Le invitiamo presso la Nostra Sede in Stradone Farnese n. 22 - Piacenza per una stretta di mano!
DAVVERO GRAZIE!
DAVVERO SI PUO' DIRE:
DALLE DONNE PER LE DONNE
Un grazie di cuore all'Associazione "Piacenza Cammina 2.0" per la preziosa donazione effettuata a nostro favore
con l'organizzazione di una simpatica camminata,
in una calda giornata del 1 Ottobre 2023 nel paesaggio di Rezzanello di Gazzola.
Oltre al valore economico,
per noi molto importante al fine di sostenere le donne e i/le figli/glie minori nel percorso di uscita dalla violenza
con azioni che vanno oltre la dovuta mera assistenza,
la Vostra donazione rappresenta anche un importante riconoscimento sociale civile che
ci fa sentire apprezzate e meno sole nell'importante attività di svelamento di una tematica ancora sommersa.
Grazie di cuore!
Il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna sul femminicidio di Eleonora Moruzzi
È di mercoledì la notizia di un nuovo femminicidio nella nostra Regione,
questa volta a Bardi, nel Parmense.
Eleonora Moruzzi, 83 anni, è stata uccisa dal marito Bernard Zucconi, di 82 anni.
L’uomo si è sparato subito dopo aver ucciso la moglie, ed è morto alcune ore più tardi nell’ospedale Maggiore di Parma dove era stato ricoverato.
Il Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna esprime vicinanza alla figlia e a tutte le persone colpite da questa violenza.
Leggiamo che la stampa riporta dei problemi di salute e delle difficoltà deambulatorie della donna. Che senso ha riferirne?
L’accostamento della notizia alla descrizione delle precarie condizioni di salute della donna uccisa ripropone un cliché ricorrente nella narrazione tossica della violenza maschile:
il femminicidio “pietistico”.
Questa tipologia di delitti, invece, non ha niente a che fare con la pietà o l’eutanasia e tutto a che fare con la violenza.
Perché a decidere il fine vita delle donne come Eleonora Moruzzi non sono le donne stesse, ma degli uomini che si arrogano il diritto di decidere per loro.
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